Biofeedback e pavimento pelvico, efficace?
17 Ottobre 2015Gravidanza e post parto: quali esercizi?
25 Novembre 2015Il Pilates e lo Yoga sono discipline molto diffuse e conosciute, spesso sono suggerite o scelte come primo approccio rieducativo in gravidanza o nel post parto, oppure quando vi sono disfunzioni pelvi perineali, come ad esempio l’ incontinenza urinaria.
Nello Yoga e nel Pilates il reclutamento del pavimento pelvico è dato dal rinforzo del muscolo pubo coccigeo e la stabilizzazione del bacino attraverso il reclutamento del muscolo traverso addominale.
Il rinforzo del muscolo pubo coccigeo un concetto abusato
La forza e il tono muscolare non sono la stessa cosa.
Per rinforzo pelvico si intende la contrazione del muscolo pubo coccigeo, suggerito non solo nello Yoga o nel Pilates, ma anche per proteggersi dagli sforzi eccessivi o per rinforzare muscoli indeboliti. A muscolo contratto corrisponde resistenza limitata nel tempo e assenza di elasticità. L’elasticità è necessaria per la co-attivazione del pavimento pelvico insieme ai muscoli addominali e del diaframma. Se il rinforzo avviene su un muscolo già troppo tonico il rischio è di peggiorare la condizione esistente, aprendo la via ad un effetto domino negativo ( ipertono, dispaurenia, dolore post coitale, stitichezza, incontinenza, ecc).
Non sempre il pavimento pelvico ha bisogno di essere “rinforzato”, è invece frequente la necessità del recupero elastico e plastico delle aree interessate.
Pilates e Yoga non possono essere il primo approccio riabilitativo
Attivare il pavimento pelvico durante le sedute di gruppo dello Yoga o del Pilates significa sentire ed essere consapevoli. Il paziente deve essere consapevole della propria condizione, se la persona ha una disfunzione del pavimento pelvico come ad esempio l’incontinenza urinaria, il prolasso o la stitichezza, è probabile che non sia cosciente dei movimenti, che non sappia reclutare i muscoli pelvici in modo corretto e in sinergia con i muscoli addominali. In alcuni casi è necessario ricorrere all’ aiuto manuale, affinché il paziente possa percepirsi e attivare correttamente.
Ma gli studi a tal proposito cosa dicono?
Confronto delle funzionalità dei muscoli del pavimento pelvico nelle donne che praticano il metodo Pilates e donne sedentarie: studio pilota. Int Urogynecol J. 2015 Aug 6. Ferla L1, Paiva LL, Darki C, Vieira A. PMID 26245725 (PubMed – as supplied by publisher)
Abstract: Il metodo Pilates è una forma di esercizio fisico che migliora il controllo dei muscoli core, migliorando il condizionamento di tutti i gruppi muscolari che compongono il nucleo, inclusi i muscoli del pavimento pelvico (GFP). Così questo studio ha avuto l’obiettivo di verificare l’esistenza di differenze nel funzionamento della PFM in donne che praticano il metodo Pilates e donne sedentarie.
- METODI: Studio pilota trasversale. Le partecipanti erano 60 donne di età compresa tra 20 a 40 anni; 30 donne praticavano il metodo Pilates (PMG) e 30 svolgevano vita sedentaria (SG). Un file di anamnesi è stato usato per raccogliere i dati personali e valutare la conoscenza e la percezione della PFM. Il perineometer Perina® e palpazione vaginale sono stati usati per determinare la funzionalità della PFM.
- RISULTATI: Non c’era differenza significativa tra il GMP e SG in una qualsiasi delle variabili analizzate.
- CONCLUSIONI: Abbiamo concluso che la funzionalità del PFM in donne giovani che praticano il metodo Pilates non è diversa da quella delle donne con vita sedentaria.
Non esiste ancora una forte evidenza che l’esercizio fisico diverso dal training sulla muscolatura del pavimento pelvico possa ridurre l’ incontinenza urinaria da stress femminile: una revisione sistematica. Kari Bo e Robert D. Herbert. Sept. 2013
Abstract: Quali evidenze ci sono per gli esercizi alternativi alla attività specifica dei muscoli del pavimento pelvico per il trattamento dell’incontinenza urinaria da stress femminile?
- METODO: sono stati effettuati sette studi randomizzati controllati: tre sulla formazione addominale, due sul metodo Paula, e due sul Pilates. Il punteggio di qualità metodologica era compresa tra 4 e 8 con una media di 5,7. Non c’era alcuna prova convincente per l’effetto di questi esercizi per rimanere nella fase di test. Poiché non esistono studi randomizzati sono stati provati, per la correzione della postura, esercizi di respirazione, Yoga, Tai Chi, e la formazione fisica generale, classificandoli come nella fase di sviluppo.
- CONCLUSIONI: non esiste ancora una forte evidenza che i regimi di esercizio alternativi in grado di ridurre perdite di urina nelle donne con incontinenza urinaria da sforzo. Regimi di esercizio alternativi non dovrebbero ancora essere raccomandati per l’uso nella pratica clinica per le donne con incontinenza urinaria da sforzo.
Quindi?
I benefici del Pilates e dello Yoga sono molteplici, si tratta di discipline che propongono ottimi esercizi posturali, respiratori, di forza e stabilizzazione che lavorano sulla globalità della persona, coinvolgendo mente e corpo, apportando flessibilità, concentrazione, stabilità, tono, energia, vitalità e tanto altro ancora. Il più delle volte sono attività di gruppo, in cui l’insegnante mostra l’esercizio e gli allievi ripetono.
Vi sono studi che confermano gli effetti di stabilità e flessibilità del Pilates sul tratto lombo pelvico ( http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3289190/) e gli effetti dello Yoga sulla risoluzione di ernia inguinale reversibile ( http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3276927/).
Quindi Pilates e Yoga si, ma se sospetti di avere un problema pelvico fai prima una valutazione e qualche trattamento personalizzato.