Stispi, intervista a “Salute e Benessere” di Radio 60 70 80
29 Settembre 2016Perineo Respiro Postura
30 Dicembre 2016
Pop sta per Prolasso degli Organi Pelvici e se leggi questo articolo, senza saltare nemmeno una virgola, è probabile che il problema ti sta a cuore.
Forse il prolasso riguarda te o una persona molto vicina a te.
Forse ti stai chiedendo cosa puoi fare o da dove puoi iniziare.
Chiariamo subito una cosa: devi conoscere prima di agire, prima di qualsiasi esercizio innovativo, intervento, ecc.
Devi imparare a conoscere te stessa, emotivamente e fisicamente escludendo ogni lacuna che possa indurti in errori, attraverso comportamenti distruttivi.
Troppo spesso ho incontrato donne che, in solitudine, hanno provato a gestire il pop, riducendo il proprio raggio d’azione nella quotidianità, evititando di parlarne apertamente, eliminando l’intimità con il proprio compagno, adattandosi tristemente alla condizione di “donna con prolasso”.
Per prolasso si intende la dislocazione del viscere uterino, della vescica e del retto verso il basso, fino alla esteriorizzazione al di fuori della rima vulvare, associata o meno alla discesa della parete vaginale anteriore e posteriore.
Il pop non è un problema così raro e non è nemmeno un problema di sole donne mature.
Di pop ne soffrono circa 400 milioni di donne nel mondo, 3 donne su 10 superano i 50 anni, il 40-70% sono donne pluripare (cioè hanno avuto più parti) sopra i 50 anni, il 6,65% ha 20-29 anni, il 55,6% ha 50-59 anni.
I sintomi
Oltre alla sensazione di ingombro vaginale, di qualcosa che fuoriesce o scende in determinati momenti della giornata, è possibile avere altri sintomi caratterizzanti del pop, a seconda della sede coinvolta.
- Comparto anteriore: incontinenza urinaria, dolore sovrapubico, difficoltoso svuotamento vescicale, cistiti ricorrenti.
- Comparto centrale: prolasso, dispaurenia
- Comparto posteriore: stipsi (ostruita defecazione) incontinenza fecale.
Il prolasso…una storia che inizia da lontano…
Pop Vs Menopausa: con la menopausa si ha una riduzione di estrogeni, con conseguente alterazione del collagene, riduzione del tono, della elasticità del sistema di sospensione e atrofia del sistema di sostegno.
Per quanto ci sia un cambiamento inevitabile che si esprime attraverso la menopausa, posso garantirti che le disfunzioni del pavimento pelvico, compreso il prolasso, sono spesso condizioni trascurate che risalgono a diversi anni prima.
La mia opinione è che la menopausa tendezialmente, porta alla luce ciò che non è stato curato in precedenza, il problema trascurato, porta ad adattarsi alla condizione, rendendo il disagio, uno”scomodo/fedele” compagno di vita.
Pop Vs Fattori acquisiti: la stipsi cronica, le patologie respiratorie, i lavori pesanti/sollevamento pesi, sovrappeso o obesità, provocano aumento di pressione endoaddominale, indebolimento di sistemi di supporto e sospensione degli organi.
Pop Vs Danno da Parto: ipotonia pelvica, multiparità, peso del neonato > 4000 gr, lacerazioni occulte, manovra di kristeller, spinte intempestive, sono tutti fattori di rischio importanti che vanno gestiti appena possibile dopo il parto.
Pop Vs Fattori Genetici: anche la nullipara (mai partorito) con familiarità è a rischio, non resta che prevenire o agire appena isorgono i primi segnali.
Ma veniamo al dunque…
Ho la fortuna di aver incontrato molte donne determinate a migliorare la propria qualità di vita.
Il percorso fatto insieme non sempre è stato facile, a volte lungo, pesante, ma ciò che ne è scaturito con ogniuna di loro, è stato un cammino verso il miglioramento della propria condizione, c’è chi ha risolto totalmente, parzialmente, c’è chi è arrivata all’intervento preparata e consapevole.
Nascono così 30 consigli, dettati da chi vive il problema tutti i giorni e spero che possano aiutarti a capire da dove cominciare.
I 30 Consigli
- In primis applica la strategia del cambiamento: annota le tue sensazioni ed emozioni riferiti al prolasso, cosa accade quando sei tesa? Arrabbiata? Stanca? Frustrata? Cosa fai o puoi fare? Come lo percepisci a livello pelvico?
- Migliora la tua consapevolezza: uno strumento potentissimo, significa imparare e controllare da dentro e diventare più forte e costante nel tuo percorso di cambiamento comportamentale.
- Attenzione alla regolarità intestinale, un intestino pieno è molto pesante e grava sugli organi pelvici.
- Non lasciarlo sfuggire o altrimenti la sintomatologia peggiora.
- Concentrati su ciò che puoi fare giorno per giorno.
- Non accontentarti e cerca il miglior trattamento per te.
- Accertati di fare gli esercizi Kegel in modo corretto.
- Fidati delle tue sensazioni.
- Non sei ne troppo giovane, ne troppo vecchia per trattare il prolasso.
- Se sai di avere un ipertono pelvico non fare gli esercizi Kegel.
- Fatti valutare in piedi e sotto sforzo.
- Trova e lavora con i migliori compagni di squadra, anche se significa fare molta strada.
- Sii tenace, prenditi cura di te e personalizza.
- Prima di fare qualsiasi esercizio fisico confrontati con un’esperta di riabilitazione del pavimento pelvico.
- Non siamo Super Donne.
- Non aver paura di dire No, prenditi cura di te.
- Accetta i cambiamenti comportamentali, sono alleati importanti della tua quotidianità.
- Stai seduta bene sugli Ischi e non sul sedere.
- Proteggi il tuo perineo, chiudendolo, prima dello starnuto e se necessario esercitati finchè diventa facile.
- Non aver fretta per la tua guarigione
- Se hai un programma di esercizi, praticali 2 volte al giorno.
- Parlane.
- Si, è vero, a volte il prolasso è doloroso.
- Perdi peso.
- Elettrostimolazione e Biofeedback possono potenziare la chinesiterapia.
- Non lasciare che il prolasso ti renda una persona poco attiva fisicamente, non c’è cosa peggiore.
- Fatti condurre da un’esperta, visualizza i tuoi muscoli e prova a sentire le parti separatamente.
- Riduci la pressione addominale.
- L’intervento chirurgico non garantisce la risoluzione del problema.
- La cosa peggiore che puoi fare è non fare nulla.