La prima cosa che colpisce di un paziente affetto da dolore pelvico maschile e’ la difficolta’ di sentirsi compreso.
Descrivere il dolore pelvico maschile e’ molto difficile, poiche’ non si parla di un solo disturbo o problema, ma spesso sono una serie di sintomi e problemi associati: dolore al pene, ai testicoli, all’ano, problemi di natura sessuale, urologica, colon-proctologica.
I pazienti raccontano di avere avuto cistiti o prostatiti ma che non sono state confermate dagli esami colturali; sono persone che parlano di dolori che a volte si attenuano ed altre si accentuano tanto da non potersi muovere, dolori in punti precisi dell’area pelvica ed altri diffusi che prendono le gambe, il ventre, la schiena, a seguito di eiaculazione, ecc.
A volte e’ chiaro l’inizo del dolore, ad esempio a seguito di un trauma, altre volte il paziente non e’ in grado di riconoscere la causa scatenante.
Il nostro paziente racconta una storia difficile, che percorre il mondo degli specialisti, degli esami, delle terapie…dei suggerimento di internet…
Un aiuto importante al dolore pelvico maschile, puo’ arrivare dalla rieducazione pelvi-perineale.
Possiamo distinguerla in 2 momenti fondamentali: la valutazione della sfera uro-genitale e della statica-pelvica, e la riabilitazione pelvi-posturale.
La valutazione, e’ composta da colloquio che avviene tra terapista e paziente: si fanno domande sulla sfera sessuale, sulla minzione, sulla defecazione.
Poi si prosegue con la valutazione della postura, della colonna vertebrale, dell bacino, dell respiro e la loro dinamica con i muscoli pelvici.
A proposito della valutazione dei muscoli pelvici nell’uomo, va chiarito che non sempre e’ necessario indagare per via anale (anche se suggerita), se la valutazione e’ completa e scrupolosa, e’ sufficiente valutare per via esterna (come suggeriscono le ultime linee guida).
E’ estremamente importante creare un dialogo che faccia sentire tranquillo il nostro paziente, ma soprattutto libero di condividere con noi la sua difficolta’, le sue perplessita’ o curiosita’.
Il momento della valutazione diventa un momento di chiarimento e di primo approccio alla educazione pelvi-perineale, sfatando errate convinzioni che si creano attraverso il “sentito dire” o del “non detto”; permette di chiarire gli obiettivi e di impostare una eventuale riabilitazione pelvi perineale e posturale.
Il percorso rieducativo e’ flessibile, perche’ le persone sono diverse!
Ma e’ chiaro che, in questo percorso il paziente e’ al centro …come del resto la sua pelvi…
Quindi e’ fondamentale la comunicazione con l’operatore per migliorare il percorso intrapreso e l’applicazione quotidiana degli “esercizi” imparati.