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4 Dicembre 2023A livello mondiale, il 10% delle donne soffre di disfunzioni del pavimento pelvico. Una donna su tre ha sperimentato nel corso della propria vita il dolore sessuale. Solitamente, dietro questa esperienza si cela una delle 3 diagnosi associate al sintomo del sesso doloroso: vulvodinia, vestibolodinia, vaginismo. Queste tre condizioni rappresentano realtà diverse, ed è importante distinguere la diagnosi, poiché per ciascuna sono necessari trattamenti specifici.
Oltre al dolore durante i rapporti sessuali, la paziente può provare dolore durante l’inserimento di un assorbente interno o durante una visita ginecologica.
Il dolore sessuale può essere superato, ma è fondamentale comprendere la causa e la diagnosi.
Raggiungere una definizione del dolore diventa cruciale per trovare la soluzione migliore.
Una diagnosi errata può portare la paziente a cure inadeguate o con minimi progressi, senza migliorare la qualità di vita.
Vulvodinia
La vulvodinia indica dolore generalizzato nella vulva, che include clitoride, grandi e piccole labbra, e vestibolo. È un’area ricca di nervi come il nervo pudendo, il nervo ileoinguinale e il nervo genito-femorale.
Vestibolodinia
Il vestibolo è una parte specifica dell’apparato genitale, con contorni più chiari, che inizia dalla fine delle piccole labbra fino al foro vaginale. Spesso è la causa principale del dolore sessuale femminile.
Dal punto di vista embrionale, il vestibolo deriva da cellule diverse rispetto alla vulva, il che spiega la differenza fisiologica e della sintomatologia.
A differenza della vulva, il vestibolo è responsabile di circa un terzo della lubrificazione durante l’eccitazione e ospita diverse ghiandole per la lubrificazione.
Dipende dagli estrogeni e dal testosterone, garantendo il mantenimento della salute vulvare, ed è strettamente collegato al pavimento pelvico.
Tra le cause di vestibolodinia, ricordiamo le insufficienze ormonali e le disfunzioni del pavimento pelvico, spesso presenti simultaneamente.
Il trattamento risolutivo coinvolgerà sia la gestione medica specialistica che la riabilitazione del pavimento pelvico.
Se il tessuto all’ingresso della vagina risulta sofferente, una terapia del pavimento pelvico precoce, può risultare dolorosa e non terapeutica fino a quando non si affronteranno le cause infiammatorie.
Vaginismo
Il vaginismo è tecnicamente definito come una contrazione involontaria dei muscoli del pavimento pelvico, che comporta l’incapacità di raggiungere la penetrazione.
I muscoli del pavimento pelvico sono così tesi da rendere impossibile la penetrazione, e in alcuni casi si verificano movimenti di evitamento con il resto del corpo.
La vestibolodinia può interferire con la penetrazione, ma in questo caso è diverso, poiché la donna con vaginismo non è in grado di inserire nulla nella vagina. In tal caso, un adeguato training del pavimento pelvico associato a una terapia psico-sessuologica può essere fondamentale per la cura.
Diagnosi differenziale e trattamento mirato
Per il professionista che si occupa di salute pelvica, è importante distinguere se i problemi vulvari coinvolgono la cute o il vestibolo o il pavimento pelvico. Nel primo caso (cute e vestibolo), sarà necessario l’aiuto medico specializzato; nel secondo, quello della terapista del pavimento pelvico.
In alcuni casi, potrebbe essere necessario un approccio coordinato che comprenda la combinazione di cure mediche e trattamenti fisici.
Per concludere, nonostante le sfide associate al dolore pelvico, molte persone possono superare il dolore sessuale. Comprendere le cause sottostanti e ottenere una diagnosi accurata sono passi importanti per trovare il trattamento più efficace.
L’approccio personalizzato, che prende in considerazione gli aspetti ormonali, infiammatori e muscolari, è la chiave per aiutare le pazienti a guarire e migliorare la qualità di vita.